Questo articolo lo scriverete voi perché – diciamolo – mi sono pure un po’ rotto di dire sempre le stesse cose…
Dice: «Ah, guarda: co’ figli va a fortuna! Micuggino (che poi è lo stesso che rallegra questo blog ridente) ce n’ha tre: uno bravo bravo, uno normale e l’altro un criminale; non puoi mai sapere…»
Ora voi che avete studiato #Elettra – e soprattutto avete capito quello che avete letto – spiegate cortesemente a me e ai lettori che cosa non va in questo ragionamento (ovvero qual è il più plausibile errore educativo de sucuggino).
Suggerimento per i diversamente studiosi.
Forza, scrivete nei commenti. 🙂
A fortuna, mah. Risposta superficiale direi. ”A fortuna” è una risposta da superstiziosi.
Pensando a me.. io ho 5 fratelli, tutti diversi.. uno normale.. uno criminale.. uno bravo.. una ribelle.. uno strano….io ovviamente sono quella bravissima 😀
Senza scendere nei dettagli, posso dire che non si tratta di fortuna ma tutto è collegato a COMPORTAMENTI DIVERSI AVUTI VERSO DI NOI da mamma e papà in primis.
La gente di passaggio non ci tocca mai nel profondo quanto mamma e papà, tanto da influire sui nostri comportamenti.
Spesso il giudizio di mamma e papà per noi conta maggiormente di quello del marito/la moglie..
Seguo
È esattamente questo il punto: se tu genitore usi lo stesso stile per due figli diversi per carattere o interessi, finirai inevitabilmente per avvantaggiare uno a scapito dell’altro. Ciò è espresso nell’articolo sui gemelli: alla fine cambia poco che i figli siano gemelli o meno; certo, nel caso dei gemelli entrano in gioco altri meccanismi (come lo scambio, la sostituzione fra loro), ma quel che conta è che
OGNI FIGLIO È UNA PERSONA DIVERSA DA NOI E DAI FRATELLI, E COME TALE VA TRATTATO.
Siamo tutti “individui” unici e diversi, le regole sono le stesse ma l’approccio va modulato in base alle peculiarità di ciascuno😍
Indispensabile sempre il dialogo e soprattutto l’ascolto (fatto! Scusa ritardo😉) FF